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Da diversi anni mi occupo di formazione delle risorse umane, nello specifico il mio cavallo di battaglia sono le competenze soffici – anche dette soft skills.
Come tutti, formatori e non, nell’ultimo anno mi sono ritrovata a passare dalla bellezza del poter raccontare e condividere in presenza le mie conoscenze al doverlo fare davanti allo schermo del mio amatissimo pc.
Questo in parte ha limitato la mia comunicazione non verbale, mi ha costretta a rimanere attaccata alla sedia per molte ore impedendomi di poter esprimere al meglio il mio linguaggio del corpo, mi ha privato del contatto umano diretto.
Cosa fare? Abbattermi e rendere monotone e noiose le mie lezioni?
Assolutamente no! Vai con l’inquadratura giusta, quella che ti consente di mostrare almeno la parte alta del corpo, aggiusta la voce e diventa ancora più coinvolgente.
Non un lavoro da poco se penso a chi spesso sta dall’altra parte dello schermo:
- i timidi (coloro che non accendono la webcam);
- i muti (coloro che per chissà quali strani impedimenti tecnologici non riescono ad avviare il microfono);
- i “chattari” (coloro che abusano della chat);
- i liberali (coloro che non esiste l’alzata di mano, il posso parlare, il muto, ecc.).
Eppure devo e voglio essere sincera: gli ultimi mesi dove finalmente ho potuto riprendere la formazione anche in presenza mi hanno aperto gli occhi sull’importanza di ricevere i feedback e di riflettere sul come vengano dati.
Se penso alle tante aule vissute con i discenti di fronte a me, i feedback erano sfuggenti, veloci, uniti ad un saluto finale. Nessuno sembrava aver tempo per un commento in più, che per me sarebbe stato davvero utile.
La grande sorpresa e differenza è arrivata invece dalle lezioni online. La chat è diventata un potente strumento per esprimere a fine lezione un ringraziamento ed un commento verso il docente, la mail un’altra via per poter ricevere e rileggere critiche costruttive e complimenti.
Sono davvero rimasta piacevolmente stupita. E’ bello ricevere feedback ed è stato ancora più bello riceverli in questa forma scritta. Più sentita, ragionata. Perchè arriva dopo alcune ore e forse giorni.
Ci hanno pensato su, hanno metabolizzato e poi si sono espressi.
E allora grazie a chi mi ha fatto sapere la sua, a chi ha avuto il coraggio di prendersi del tempo per scrivermi un commento, a chi ha così contribuito a farmi crescere.
Nell’ambito delle soft skills la gestione dei feedback si ritaglia un ampio spazio di teorie, scritti e tecniche.
Io sono promotrice dei feedback, perché credo che possano aiutare le risorse umane e le organizzazioni in un percorso di miglioramento continuo.
E’, tuttavia fondamentale, apprendere il metodo migliore (uno di questi è il One Minute Manager) per poter consegnare feedback nella maniera corretta, perché lo sappiamo che poi entrano in gioco le emozioni e l’intelligenza emotiva del singolo…
Se vi va di capirne di più, se come me siete convinti che il feedback sia un potente strumento, contattate Project Group e condivideremo un percorso formativo che vi aiuterà a diffondere la cultura del “ritorno” nella vostra organizzazione.