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Sto seguendo un nuovo webinar sullo Smart Working… e lo sto facendo da casa. Sono nella sala del mio appartamento, la sedia (per nulla ergonomica) mi pone di fronte al computer portatile grazie al quale scrivo sulla wiki aziendale mentre in sottofondo ascolto lo speaker Paolo Iacci che condivide dati e riflessioni sul lavoro a distanza. La tazza con il caffè da un lato e il telefono dall’altro dello schermo…

Sento di sperimentare dal vivo il paradosso del lavoro da remoto:

  1. da un lato la comodità di essere in un ambiente famigliare, la sensazione di essere più libera di gestire il mio tempo e la possibilità di ridurre gli sprechi di tempo dovuti per esempio ai trasferimenti, la sensazione in sintesi di potere essere più produttiva;
  2. dall’altro la sensazione di non staccare mai, di essere più che mai persa nel marasma del multitasking, di essere, in sintesi, più dispersiva.

Questo il mio punto di vista in qualità di Smart Worker ma il focus del webinar e forse l’interesse delle nostre aziende clienti è avere indicazioni su come meglio esercitare il ruolo di Responsabile (o Leader) degli smart worker partendo proprio anche da questo paradosso!

Le parole chiave che anche Paolo Iacci suggerisce per gestire i lavoratori da remoto sono:

  1. definizione di obiettivi chiari;
  2. feedback tempestivo;
  3. fiducia nei collaboratori;
  4. esercizio della delega;
  5. condivisione.

In verità si tratta di parole che valgono anche per la leadership in presenza e ben lo sappiamo noi di Project Group che da anni promuoviamo un librettino tanto breve quanto efficace come “One Minute Manager”, nel quale il tema della definizione degli obiettivi chiari e la capacità di dare feedback sia positivi che negativi costituiscono un elemento formativo e di coaching fondamentale per noi e per i nostri clienti!

Il paradigma del “comando e controllo” non è un paradigma evoluto neppure per il lavoro in presenza e questo ognuno di noi lo ha sperimentato, ma la modalità di lavoro a distanza ci sta obbligando a trovare modi nuovi di esercitare al meglio il ruolo di responsabile riconoscendo queste nuove competenze:

  1. capacità di cogliere cosa è importante per i collaboratori;
  2. capacità di creare il senso di appartenenza all’azienda come comunità che crea valore;
  3. capacità di mostrare ai collaboratori quale è il contributo che ognuno può dare al valore aziendale fornendo una dimensione di senso che sempre di più le persone chiedono nel lavoro.

Esercitare queste competenze non è facile a distanza.

Perché senza il contatto fisico è più difficile cogliere le emozioni dei collaboratori, perché le occasioni di feedback potrebbero ridursi, perché le occasioni di incontro informale (anche solo la pausa caffè) riducono il senso di appartenenza.

Ma tutto questo non deve essere una scusa per rinunciare a svolgere al meglio il proprio ruolo di Responsabili: si tratta solo di trovare nuove strategie, mettendosi in gioco, leggendo, seguendo corsi di formazione o webinar come quello che si è appena concluso!