Tempo di lettura 2 minuti

La produttività non è mai casuale. È sempre il risultato di un impegno verso l’eccellenza, di pianificazione intelligente e di sforzi concentrati.

(Paul J. Meyer)

Nulla di diverso rispetto al pensiero che ha guidato un progetto da noi gestito per un nostro importante cliente.
Armati di mappa (layout-aziendale), misuratore laser e di una quantità interessante di matite colorate, abbiamo deciso di seguire il percorso fatto dal prodotto all’interno del reparto produttivo, applicando una delle tecniche tratta dalla lean-production denominata “spaghetti chart”.

Il tracciamento degli spostamenti

Abbiamo iniziato a disegnare gli spostamenti e la percorrenza compiuti da un prodotto, lungo il flusso del valore: da materia prima, a semilavorato, fino a diventare prodotto finito insacchettato ed imballato, tracciando sulla mappa tratti sottili e di differenti colori molto simili a degli spaghetti.
Il risultato ottenuto? Una grande quantità di metri percorsi, di soste più o meno lunghe e di tappe obbligate: controllo in accettazione, stoccaggio intermedio, lavorazioni, … e un risultato grafico talmente ingarbugliato da evocare un unico oggetto: “un piatto di spaghetti”.
Ogni metro percorso implica tempo ed il tempo, lo sappiamo tutti, è denaro. Come intervenire per ridurre gli spostamenti? Tutti questi metri sono realmente necessari?

La riduzione degli spostamenti

Abbiamo provato a ridisegnare il percorso, eliminando passaggi e movimentazioni inutili (back-flow dispersivi e ridondanti), riorganizzando spazi e flusso operativo, ma soprattutto, abbiamo cercato di cancellare le abitudini, (“abbiamo sempre fatto così”) definendo soluzioni!
I metri di percorrenza si sono accorciati, gli operatori possono dedicare il tempo non impiegato negli spostamenti ad attività a valore, il flusso a valore è divenuto più facilmente visualizzabile e, conseguentemente, si è ridotto il rischio di commettere errori o di intercettare tardivamente eventuali mancanze di materiali o semilavorati: l’utilizzo degli spazi è divenuto più razionale.

In alcuni casi si è reso necessario affrontare piccoli investimenti per acquistare strumenti di pesatura o misura aggiuntivi, per spostare o acquistare scaffalature o altri strumenti di movimentazione o stoccaggio, per tracciare linee sul pavimento, per aprire (o riaprire!) accessi; ma in ogni caso si è trattato di investimenti ampiamente e rapidamente ripagati!


La spaghetti chart è solo uno dei tanti strumenti attraverso cui le aziende possono ottenere vantaggi significativi, ma per la sua semplicità e, per contro, la portata dei miglioramenti che genera, dev’essere considerato una grande opportunità!