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Se vogliamo giocare, dobbiamo decidere tre cose in partenza: le regole del gioco, la posta in gioco, e la durata.

Dell’importanza e del valore del gioco nella formazione e nella vita quotidiana vi abbiamo raccontato attraverso i post dedicati alle esercitazioni PG e alla fun theory.

Oggi vogliamo raggiungervi con una business note dedicata alla “gamification”, per sottolineare ancora una volta quanto sia di valore l’inserimento di elementi ludici nell’ambito aziendale e professionale.

Cosa si intende con il termine Gamification?

Ecco la definizione:

L’utilizzo di elementi tipici dei giochi e di tecniche della progettazione dei giochi in contesti non di gioco.

Il termine gamification viene utilizzato per la prima volta nel 2010 da Jesse Schell, un famoso game-designer americano per indicare l’utilizzo di elementi tipici dei giochi in contesti non di gioco. Quali contesti? Ad esempio nel marketing, nella produzione, piuttosto che nella logistica o nella formazione.

Quali sono gli elementi caratterizzanti la gamification?

I premi, le classifiche, i punteggi e i badge  – il raggiungimento di obiettivi intermedi. Proprio come un qualsiasi gioco o videogioco in cui il giocatore è stimolato a dare il meglio di sé per raggiungere la vetta della classifica accumulando un punteggio che possa essere migliore di quello degli altri player o concorrenti che dir si voglia.

Non dimentichiamoci della libera volontà di parteciparvi. Il meccanismo ludico funziona bene solo se il giocatore aderisce liberamente all’attività, tanto più l’azienda sarà in grado di generare engagement tanto più gli utenti inizieranno a giocare.

Perché fare gamification?

Molteplici motivazioni per due ambiti: fare gamification internamente ed esternamente alla vostra azienda.

IN: perchè i giochi sono coinvolgenti, motivano le persone, creano una sana competizione e una crescita delle risorse umane.

OUT: perchè i giochi entusiasmano i consumers, aumentano la fedeltà alla marca, incrementano le condivisioni e la diffusione del vostro brand.

Lo sanno bene A2A e Barilla, alcuni tra i tanti, che hanno inserito nella propria strategia di marketing giochi virtuali per aumentare la fidelizzazione del cliente. Alcuni esempi?

Mulino Bianco (Barilla) ha lanciato sul proprio sito la sezione I talenti del Mulino Bianco dedicata al cliente, in cui ogni utente ha la possibilità di raccontare il proprio talento e di guadagnare delle targhette identificatevi delle abilità conquistate svolgendo svariate attività (condivisioni, commenti, recensioni,…). Senza dimenticare i bonus premio, rappresentati da talenti speciali, solo per clienti davvero fedeli.

A2A Energia dal canto suo ha ideato Chiara2a!: un’iniziativa che permetterà ai player di acquisire consigli utili per imparare ad ottimizzare i consumi energetici di casa in modo divertente. Gli elementi distintivi del gioco? Vi sono tutti: punteggi, classifiche tra giocatori e anche importanti premi sottoforma di buoni fornitura luce e gas.

PGamification

Volete un esempio chiaro del nostro  fare gamification in Project Group? Vi consigliamo di guardare il video qui sotto e di scoprire insieme a noi il 

PG GAME: un divertentissimo tool progettato internamene ed utilizzato presso le nostre aziende clienti per la trasmissione di contenuti teorici e formativi. 

Cliccando qui potete scaricare la nostra business note dedicata al termine “gamification” e… se avete voglia di fare una partita a PG Game non esitate a contattarci!