Tempo di lettura 1 minuto
“Come mi vesto oggi, sul lavoro?”. C’è una buona fetta di persone per le quali questa domanda è pleonastica. Chi sono? Tutti quelli costretti ad indossare una divisa, ovviamente! Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, personale medico, dipendenti di catene di negozi e grandi aziende internazionali, solo per citarne alcuni.
Perché vestire tutti uguali? Pare che le buone ragioni siano almeno 5…
La divisa innesca, innanzitutto, un forte senso di appartenenza, comunità e unione tra i lavoratori, difficilmente ottenibili in altro modo.
In secondo luogo consente di porre tutti sullo stesso piano ed eliminare le differenze di tipo economico, suscitando così sentimenti di uguaglianza e uniformità.
Non è da sottovalutare, inoltre, l’impatto nei confronti dei clienti. Soprattutto le industrie di servizio, come grandi magazzini, ristoranti o ospedali, hanno tutto l’interesse a trasmettere un’idea di personale unito e attento verso i propri clienti.
La divisa può altresì rappresentare un incentivo. Indossarne una, in alcune grandi organizzazioni, può rappresentare un onore e un beneficio, oltre a comportare un considerevole risparmio di tempo e di denaro per chi è chiamato a vestirla.
In ultimo, sembrerebbe favorire la crescita reciproca. I lavoratori, grazie all'”uniforme” sarebbero infatti più attenti ai propri colleghi e maggiormente interessati a far progredire sè stessi e gli altri, in una mutua cooperazione.
Motivazioni assai condivisibili quelle elencate. Un’ unica riserva: sarà proprio vero che mettere lo stesso vestito faccia diventare più altruisti?!