I crediti di imposta per chi investe in innovazione
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Il PNRR, acronimo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è il documento strategico che il Governo italiano ha predisposto per accedere ai fondi del programma Next generation EU.
Il Piano, approvato il 13 luglio 2021, si pone l’obiettivo di rilanciare la struttura economico-sociale del Paese puntando in particolare sulle leve della digitalizzazione, della transizione ecologica e dell’inclusione sociale. Sono stati stanziati 220 miliardi di euro per dare supporto alle medie, piccole e piccolissime imprese, vittime, negli ultimi anni, di shock di domanda e offerta causati dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina.
Suddiviso in 6 Missioni principali, il PNRR descrive le priorità di investimento per un arco temporale di 5 anni. Il Governo ha messo in atto il Piano nella seconda metà del 2021 e dovrà completarlo e rendicontarlo entro la fine del 2026.
Unioncamere ha organizzato un webinar per meglio illustrare i pilastri del PNRR; qualche giorno fa lo abbiamo seguito e proviamo a sintetizzarne i contenuti.
Pilastro Digital Transformation
Vi sono ancora profondi divari settoriali, territoriali e dimensionali che riguardano la digitalizzazione: l’agricoltura e il commercio fanno ricorso ad essa i n termini ridotti, le imprese del mezzogiorno hanno una maturità digitale media del 10% inferiore rispetto al nord Italia e le piccole e micro imprese, del 28% inferiore rispetto alle medie.
Per colmare questi divari, interviene il PNRR con importanti azioni sulla digitalizzazione del sistema produttivo. Infatti, dei 49 miliardi indirizzati alla “Missione 1”, dedicata alla Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo, 25 miliardi sono destinati proprio allo sviluppo e alla competitività digitale. Sono stati pensati sei interventi, il più importante fra i quali riguarda la transizione 4.0.
Il PNRR prevede dei crediti di imposta che l’imprenditore può utilizzare direttamente, e a beneficiarne sono potenzialmente tutte le imprese italiane, a prescindere dalla forma giuridica, dalla dimensione e dal settore di appartenenza.
Quali sono le tipologie di spese ammesse e cosa riguardano
Sono stati pensati diversi interventi riconducibili a 4 macro ambiti per la competitività digitale delle imprese; il PNRR difatti prevede aiuti alle PMI per l’acquisto di:
- Beni strumentali: misure per finanziare un ammodernamento tecnologico;
- Investimenti in attività di Ricerca e sviluppo e di Innovazione Tecnologica;
- Innovazione digitale, green, design e ideazione estetica;
- Attività di formazione 4.0.

Si stima che la futura forza lavoro, nel 38% dei casi, dovrà acquisire nuove competenze 4.0 in termini di digitalizzazione per riuscire a soddisfare le esigenze delle aziende nei prossimi 5 anni.
Ecco perché un adeguato piano di Formazione 4.0 risulta di fondamentale importanza sia per la crescita professionale e l’inserimento di nuove risorse, sia per garantire un corretto aggiornamento in termini di competenze per coloro che già lavorano.
Transizione Ecologica
Maria Benedetta Francesconi, Direttore Generale del coordinamento, gestione e progetti, spiega gli obiettivi del Ministero della Transizione Ecologica all’interno del PNRR:
- rendere l’Italia più resiliente agli inevitabili cambiamenti climatici;
- rendere il sistema italiano più sostenibile nel lungo termine, garantendone la competitività;
- sviluppare una leadership internazionale industriale e di knowledge nelle principali filiere della transizione;
- aumentare la consapevolezza su sfide e tematiche ambientali.
Sono stati stanziati 34,72 miliardi di euro, articolati su 26 investimenti e riforme, divise in 4 componenti:
- economia circolare e agricoltura sostenibile;
- energia rinnovabile, idrogeno, reti e mobilità sostenibile;
- efficienza energetica e riqualificazione edifici;
- tutela del territorio e della risorsa idrica.
Ad oggi, il MiTe ha raggiunto tutti gli obiettivi prestabiliti per il 2021 e lo stato di avanzamento è in linea con le milestone che si vogliono perseguire.
Diverse sono le opportunità e le sfide che si presentano ora per le piccole-medie imprese. Se da un lato infatti aumentano le opportunità di mercato e ricevono maggior sostegno agli investimenti sui temi di sostenibilità, dall’altro è necessario che sviluppino una produttività e una capacità di esecuzione rapida degli investimenti, accrescano la capacità di innovazione, le tecnologie e le competenze fondamentali per la transizione ed instaurino partenariati con le amministrazioni, per cogliere al meglio le opportunità offerte.
Inclusione e coesione
L’ultimo grande tema affrontato durante il webinar riguarda le opportunità per l’imprenditoria femminile. Il PNRR non vuole tralasciare il sostegno alle donne ad entrare nel mondo dell’imprenditoria, creando una rete di supporto per le imprese al femminile.

Non si tratta solo di una misura finanziaria ma ha anche l’obiettivo di diffondere i valori dell’imprenditorialità femminile e del lavoro, massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale, incentivarle ad entrare nel mondo delle imprese, supportandone competenze e qualità.
Il ministero dello sviluppo economico mira a promuovere la nascita di nuove imprese femminili e lo sviluppo e il consolidamento di imprese già esistenti, tramite la dotazione di un fondo impresa femminile che offre fino a 250 mila euro per progetti di avvio di impresa e fino a 400 mila per ampliamento o consolidamento d’impresa.
Tutti i settori possono accedervi, tranne quello riguardante la produzione agricola primaria. Le spese ammissibili riguardano un ventaglio importante di tipologie, quali: beni materiali, immateriali, servizi in cloud, personale dipendente e capitale circolante.
Gli obiettivi delle misure per l’inclusione sociale sono volti a:
- ridurre gender gap;
- assicurare maggiore partecipazione delle donne al mondo del lavoro;
- assicurare vantaggi fiscali;
- creare un sistema nazionale in grado di migliorare le condizioni di lavoro delle donne, sia dal punto di vista qualitativo, che remunerativo, che di ruolo.
Informazioni utili sui bandi
Infine riportiamo integralmente la slide proiettata ruante il webinar con alcuni suggerimenti per l’adesione ai bandi.

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- Link utili: Piano Nazionale Transizione 4.0 | Portale nazionale dei PID