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“Sfogliando” il web siamo stati attratti dai risultati di una ricerca condotta dalla Cofimp (via la Repubblica.it), società di formazione e consulenza di Unindustria Bologna, che definisce le donne “dietro la scrivania” fredde e calcolatrici. Tale studio sull’intelligenza emotiva di uomini e donne sul luogo di lavoro, confrontato con il medesimo condotto 8 anni prima, ha delineato lavoratrici nettamente meno sensibili, cordiali ed empatiche, e sempre più simili ai colleghi maschi.
Un vero peccato, non c’è che dire, se si considera che l’intelligenza di cui sopra sarebbe uno degli ingredienti indispensabili per avere successo in campo lavorativo.
Intelligenza e titolo di studio elevato, infatti, non sarebbero un lasciapassare sicuro per la carriera, se accompagnati da arroganza, irascibilità, incapacità di trattare con gli altri e di gestire le proprie emozioni.
Decisive ed essenziali sarebbero: capacità di motivare se stessi e sopportare le frustrazioni, di controllare gli impulsi, di adattare i propri stati d’animo, evitando che la sofferenza impedisca di pensare, di essere empatici e positivi.
Questi gli assi vincenti.
Ahimé, la strada dei sensibili e degli insicuri si prospetta tutta in salita…E che dire degli arroganti e irascibili? Sarà proprio vero che anche per loro il successo non è così immediato?