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Non ha nulla a che vedere con brontosauri o animali simili, anche se la forma la può ricordare. Ci riferiamo alla rappresentazione grafica del mercato attuale, definita dalla teoria della Coda Lunga (in inglese Long Tail) di Chris Anderson: una curva di distribuzione statistica, che parte da un picco elevato, per poi “discendere gradualmente senza mai arrivare a zero”. La Long Tail è stata elaborata nel 2004 per descrivere alcuni modelli economici e commerciali, come ad esempio Amazon, eBay, Google, iTunes.

Perché questo andamento? Pare che da qualche anno ormai si sia passati da un “mercato di massa” a una “massa di mercati”.

Ma capiamo meglio.

Internet consente alle aziende di offrire, oltre ai prodotti di grande richiesta, anche quelli cosiddetti marginali, ovvero richiesti da pochi. Come mai? Perché, grazie all’online, le spese di supporto, distribuzione e pubblicità del prodotto diventano irrisorie.

In un assetto di questo tipo le nicchie di mercato (rappresentate graficamente dalla “coda lunga”) possono continuare ad esistere e, seppur poco popolose al loro interno, risultano essere molte, per cui, sommate tra loro, generano un profitto maggiore di quello prodotto dal classico mercato di massa (graficamente rappresentato dal picco elevato).

Alcune aziende (vedi il caso Amazon su tutte) hanno saputo prendere il dinosauro per la coda… e le PMI italiane?!