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Vi è spuntato un mantello dietro la schiena? Attenzione!!! Potreste essere affette da “superwoman syndrome”, una “malattia” che colpisce molte donne nel mondo, che, sentendosi invincibili, credono di poter condurre una vita a massima velocità e piena di occupazioni, salvo poi accorgersi di essere sull’orlo di un esaurimento nervoso.
Una vita piena di impegni la loro, caratterizzata dal desiderio di accontentare tutti e dall’incapacità di dire anche qualche sano “no”.
Ironia a parte, i sintomi e le conseguenze di un tale modus vivendi possono essere molto gravi: sviluppo di dipendenze (alcol o droga), divorzi, emicrania, malattie cardiache e depressione.
Dopo aver provato in prima persona il disagio di una così cattiva gestione del tempo, Dena Patton, imprenditrice americana di grande successo, si è interessata al fallimento nella gestione delle proprie capacità e limiti, diventando una super business coach.
Suoi sono i seguenti 10 trucchi per determinare limiti e confini alla propria vita:
- Rendi onore a te stesso, ponendoti limiti realistici, gestendo le tue capacità e dicendo spesso “no”
- Utilizza il tuo lavoro per donare, ogni giorno, gioia, spirito e amore
- Crea un programma per prenderti cura di te e mettilo in pratica. Se tu non stai bene, anche il tuo business ne risentirà
- Sbarazzati di tutto ciò che non è utile, bello, portatore di gioia e amore
- Ricordati di essere molto di più dei ruoli che ricopri, perciò non farti dominare da loro (madre, figlia, moglie) e abbandonali almeno 10 minuti al giorno, per pregare, meditare, riflettere
- Prenditi un po’ meno sul serio e cerca di mantenerti sempre in equilibrio, concentrato e in salute
- Sii il tuo più grande sostenitore, non già il tuo nemico
- Le persone non rispetteranno i limiti che ti sei imposto, se non sarai tu il primo a farlo
- Crea divertimento sul lavoro (per tuoi clienti e collaboratori) e vedrai che anche il business ne risentirà positivamente
- Circondati di persone che ti apprezzano e che ti danno possibilità di crescere.
Limiti e confini…certo…perché non ci avevamo pensato prima?