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Vi siete mai chiesti quando è nata la scrivania? Beh, a meno che non siate appassionati antiquari, esperti designer o arredatori d’interni crediamo proprio di no…
I libri di storia ci informano che già gli antichi Egizi usavano dei piani di supporto per scrivere i loro papiri, ma la scrivania nell’accezione più moderna del termine nasce solo alla fine del Seicento, in Inghilterra.
Inizialmente è un tavolone di legno massiccio, spesso ricoperto di pelle, per consentire una scrittura morbida.
Tuttavia nel secolo immediatamente successivo, tale mobile viene pensato anche per le donne, e grazie a loro (è proprio il caso di dirlo) diviene più sinuoso, piccolo e leggero…avete presente i tipici scrittoi con rullo, all’interno del quale sono previsti cassetti e cassettini, ove nascondere i più intimi segreti? Troppo romantico? Non disperate, con il diciannovesimo secolo fa il suo ingresso la “pedestal desk”, il prototipo della scrivania d’ufficio, semplice e lineare: vano centrale vuoto per le gambe e due file di cassetti ai lati (non ricorda, forse, anche quella tipica degli anni ’60?).
Dal Novecento è una continua evoluzione di materiali e forme, e oggi molti tavoli d’ufficio sono diventati puri piani d’appoggio.
Che sia per l’uso sempre più frequente del computer?
Questa però è tutta un’altra storia…