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Rassegnatevi: l’ambiente vi influenza e voi influenzate l’ambiente. È il principio su cui si basa l’antica arte geomantica taoista cinese, o più comunemente, Feng Shui, che ha elaborato una serie di regole auree per la creazione del benessere nei nuclei abitativi, tra cui il luogo di lavoro.

Che c’entra la scrivania? State un po’ a sentire…

Prima di tutto dovete collocare il vostro tavolo di lavoro nella “posizione del potere”, ovvero nell’angolo di fronte alla porta, in modo da avere le spalle “protette” dal muro e poter tenere sotto controllo qualsiasi tipo di spostamento esterno/interno .

In secondo luogo, davanti alla scrivania dovete lasciare uno spazio vuoto (via sedie o altri oggetti di ostruzione al passaggio), per consentire al Ch’i, l’energia vitale, di circolare liberamente.

Credete che forma e dimensioni del tavolo siano una questione trascurabile? Niente affatto. Se il vostro lavoro richiede soprattutto creatività, puntate su una forma rotonda (a semicerchio o ovale); se invece ricoprite un impiego più formale, riflessivo e analitico, optate per quella lineare. La scrivania ad L è assolutamente bandita da qualsiasi luogo, poiché la forma ricorda quella di un’accetta e simbolicamente “taglia” la persona seduta.

Infine, si consiglia di attivare il dragone della scrivania, il che significa semplicemente posizionare nell’angolo in alto a sinistra fiori (rigorosamente freschi, perché quelli secchi sono indice di cattivo Ch’i) o una pianta. Alt! Amanti di bonsai e cactus placate il vostro entusiasmo: le piantine nane possono causare il rallentamento o la fine dell’ attività, mentre quelle spinose causare problemi continui e relazioni di lavoro difficili.

Come si dice? Lavoratore avvisato, mezzo salvato…

Fonti