Tempo di lettura 1 minuto
Scrivania a ore (giorni, mesi), purché sia in affitto. È questo il concetto del co-working, l’ufficio condiviso, che professionisti senza fissa dimora lavorativa (liberi professionisti, soprattutto nei campi dell’informatica, comunicazione e creatività, freelancer, blogger, scrittori…) possono noleggiare per sconfiggere la solitudine e abbattere i costi.
Nati negli Stati Uniti nel 2005, da qualche anno hanno fatto la loro comparsa anche in alcune città italiane: Milano, Bologna e Roma.
Si tratta di spazi open space, dotati di connessione Wi-Fi, cucina, sala riunioni, luoghi per relax e coffee break, oltre che dei classici strumenti di lavoro per ufficio, come fax, fotocopiatrici e computer (anche se oramai quasi tutti ne possiedono uno proprio).
Al di là dell’evidente appagamento socializzante e del risparmio economico, tale impostazione consente lo strutturarsi di vere e proprie community sociali, ove professionisti diversi possono scambiarsi idee e opinioni, e decidere di cooperare, con evidenti ricadute positive sul proprio lavoro.
L’autonomia è garantita e l’attività condivisa, quando si realizza, è frutto di una scelta totalmente libera e non imposta dall’esterno.
Una soluzione innovativa e originale, che abbatte i muri ormai vecchi della tradizionale impostazione aziendale.
La sostituzione sarà definitiva?…ma soprattutto: coinvolgerà tutte le professioni, o rimarrà “privilegio” delle categorie sopraccitate?
Fonte http://www.risparmiosoldi.it/risparmi/co-working-scrivania-in-affitto/