L’argomento, si sa, è sulla bocca di tutti: sostenibilità!

Eppure, inutile nasconderlo, non è sempre chiaro cosa si intenda per impresa sostenibile e cosa debba fare un’azienda per diventare tale.

Ad aiutarci l’indagine realizzata in sinergia tra Confindustria e Università Cattolica di Brescia con un questionario di 50 domande a cui hanno risposto 354 imprese bresciane.

Ieri, 27 aprile alle ore 11, la presentazione in aula dei risultati dell’indagine alla presenza di due illustri rappresentanti delle due realtà: il Presidente di Confindustria Brescia Franco Gussalli Beretta e del prof. Giovanni Marseguerra Prorettore dell’Università Cattolica.

Moderatore dell’incontro il giornalista economico del Giornale di Brescia Erminio Bissolotti che apre l’incontro mettendo subito i puntini sulle “i”; impresa sostenibile significa:

  • Pulita dal punto di vista Ambientale,
  • Sana dal punto di vista Economico,
  • Integrata dal punto di vista sociale.

E’ una definizione che ci piace e che può costituire un’ottima introduzione ai 3 principali indicatori utilizzati per riassumere i risultati dell’indagine:

  • Sostenibilità Ambientale
  • Sostenibilità di Governance
  • Sostenibilità Sociale interna (rapporto con i dipendenti) ed esterna (rapporto con il territorio).

Come detto il Campione analizzato è di 354 aziende di cui:

  • 299 (84%) industria e 55 (16%) terziario
  • 183 (52%) piccola impresa e 89 (25% ) media impresa e 20 (6%) grande impresa
Per ulteriori dettagli circa il campione delle aziende coinvolte nello studio vedasi lo screenshot qui sopra della presentazione.

Abbiamo capito che parlare di sostenibilità significa trattare i 3 temi suddetti: ambiente, governance e impatto sociale.

E, come sappiamo, le aziende italiane, per ognuno di tali temi, sono già “costrette” a rispettare leggi ben precise. Ma basta essere “a norma” per essere considerate imprese sostenibili?

Ciò che comprendiamo leggendo le domande del questionario è che “impresa sostenibile” è l’azienda che fa qualcosa in più del minimo richiesto per legge!

Prendiamo il caso della sostenibilità sociale interna: inutile sarebbe stato chiedere se vengano rispettati i contratti collettivi nazionali e così, la domanda verte per esempio su temi quali la diversità e l’inclusione.

Un’azienda sostenibile, si sa, dovrebbe anche avere a cuore lo sviluppo del suo territorio e così una domanda del questionario relativa alla sostenibilità sociale esterna verte proprio sul tipo di iniziative realizzate dall’azienda, come di seguito riportato:

Era per noi interessante condividere alcuni esempi di come le aziende bresciane hanno già risposto creativamente al proprio impegno per la sostenibilità, ma vediamo ora di riassumere cosa sia emerso dallo studio illustrato ieri:

  • Le aziende grandi sono quelle che più dedicano risorse e attivano progetti di sostenibilità; in generale le dimensioni dell’azienda hanno impatto sui risultati di sostenibilità ottenuti
  • L’aspetto della sostenibilità ambientale è quello in cui le aziende hanno ottenuto gli score migliori, forse anche grazie alla certificazione ISO 14001 per sistemi di gestione ambientale
  • 2 aziende su 3 non comunicano il proprio impegno alla sostenibilità soprattutto relativamente ai temi di governance
  • Esiste una correlazione positiva tra i vari ambiti della sostenibilità: le aziende che ottengono punteggi più alti nell’ambito ambientale sono anche quelle che hanno score più alti per la sostenibilità sociale e di governance

Infine i ricercatori hanno anche analizzato la correlazione tra stato di salute economico-finanziaria dell’azienda e risultati di sostenibilità: le aziende più virtuose dal punto di vista della sostenibilità sono anche quelle più virtuose dal punto di vista del profitto.

E questo è un messaggio importante per tutte le aziende che ancora avessero delle riserve sul tema della sostenibilità o peggio la considerassero una moda passeggera.

Per chi volesse approfondire l’argomento, a questo link è possibile rivedere la diretta dell’evento.