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Inizia l’avventura
Noi di Project Group, quest’anno, abbiamo deciso di regalarci un’esperienza diversa dal solito: ci siamo recati a Ivrea, città industriale Patrimonio UNESCO, per visitare con l’ausilio di una guida, l’ex fabbrica Olivetti al fine di comprendere la storia che sottende allo sviluppo di una delle aziende pioneristiche del dopo guerra e del suo principale esponente: Adriano Olivetti.
L’azienda Olivetti e il ruolo di Adriano
Olivetti produceva una vasta gamma di prodotti, tra cui macchine per scrivere, calcolatrici, sistemi di elaborazione dati, computer e attrezzature per telecomunicazioni.
L’azienda, nota per la sua capacità di innovazione tecnologica e per la qualità dei suoi prodotti, si era affermata come una delle più grandi realtà italiane del settore, essendo anche attiva in campi quali: servizi, progettazione, vendita e consulenza di sistemi informatici e detenendo, all’epoca del boom economico, quote di mercato importanti a livello internazionale che la affermarono quale azienda leader nel settore.
Tuttavia la grandezza del suo fondatore, Adriano, non si è fermata all’approccio pioneristico in ambito industriale bensì si è resa riconoscibile nell’ impronta culturale di cui si è sempre fatto promotore e primissimo sostenitore.
Adriano Olivetti, infatti, è stato un imprenditore noto per aver creato un’azienda umanistica, ovvero un’impresa che pone l’uomo al centro dell’attività economica e che mira a creare un equilibrio tra profitto e benessere dei dipendenti e della comunità.
Entrando negli spazi di ciò che fu la fabbrica di Ivrea all’epoca, non si respira aria di abbandono ma si è circondati da luoghi pensati per arricchire i dipendenti: edifici in cui il verde degli alberi si fonde alle scalinate, terrazzi dediti alla lettura di libri essi stessi collocati in scaffali e disponibili per la consultazione.

Non solo; nell’elenco di innovazioni promosse negli anni da Olivetti abbiamo:
- Qualità dell’ambiente di lavoro: Tra il 1926 e il 1977 la Olivetti realizza a Ivrea e in altre località importanti iniziative di costruzione di abitazioni per i dipendenti. In genere i progetti sono affidati ad architetti qualificati, che garantiscono risultati di elevata qualità ambientale e costruttiva, in coerenza con l’idea di Adriano Olivetti secondo cui le condizioni e l’aspetto dei luoghi di lavoro e di residenza influiscono sulla qualità della vita sociale. Ad oggi riconosciuti come importanti opere di design.
- Welfare aziendale: si è sviluppato un sistema di welfare aziendale, fornendo servizi come asili nido, mense e alloggi per i dipendenti.
- Orari flessibili: sono stati introdotti orari flessibili per permettere ai dipendenti di conciliare meglio la vita lavorativa e quella privata.
- Partecipazione dei dipendenti: la partecipazione dei dipendenti alla gestione dell’azienda è stata attivamente incoraggiata, promuovendo la democrazia industriale e la partecipazione ai consigli di fabbrica.
- Benefici per la salute: sono stati introdotti diversi benefits per la salute dei dipendenti, come servizi medici gratuiti e programmi di benessere mentale.
- Salari equi: è stata disposta un’equa retribuzione per i dipendenti, garantendo salari adeguati e condizioni di lavoro dignitose.
- Opportunità di crescita: non sono mai mancate opportunità di crescita ai dipendenti, incoraggiando la formazione continua e la promozione interna.
- Incentivi per l’innovazione: Olivetti ha incentivato l’innovazione e la creatività dei dipendenti, premiando le idee e i progetti che contribuivano al successo dell’azienda.
- Responsabilità sociale: la responsabilità sociale e ambientale, è stata sostenuta attraverso progetti e iniziative che contribuivano al benessere della comunità e alla salvaguardia dell’ambiente.
Perché l’esperienza ci ha arricchito

Adriano è dunque riuscito “nell’impresa” di coniugare fatturato e cultura in azienda. E noi ne abbiamo fatto tesoro.
I pensieri che ci hanno accompagnato durante il ritorno verso casa sono stati ricchi di speranza verso un futuro imprenditoriale che realizzi modelli di business in grado di porre, soprattutto oggi, il clima aziendale e il benessere dei lavoratori quali leve principali su cui basare un futuro lavorativo che non potrà più prescindere dalla centralità dell’essere umano in quanto essere culturalmente formato.