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Il grande ritorno degli eventi – targati Giornale di Brescia – dedicati al mondo dell’Industria 4.0. Settimana scorsa in Sala Libretti si è parlato di “Come gestire progetti per la fabbrica digitale 4.0“. Ad aprire le danze e il tavolo relatori è stato Giovanni Renzi Brivio, presidente e fondatore di Project Group, particolarmente desideroso di condurre la platea alla scoperta di 3 questioni focali riguardanti la quarta rivoluzione industriale:

  • il sistema cyber physical;
  • i 4 livelli del modello Industria 4.0;
  • le competenze digitali.

Il cyber physical system

L’ing. Renzi Brivio spiega bene come il sistema cyber physical sia un sistema in cui gli oggetti fisici sono affiancati dalla propria rappresentazione virtuale: il termine “fisico” si riferisce all’oggetto così come è percepito dai nostri cinque sensi, mentre il termine “cyber” fa riferimento alla sua immagine virtuale inserita in un sistema di Information Technology.

Quindi un sistema cyber physical richiede che gli oggetti fisici siano:

  • affiancati dalla propria rappresentazione nel mondo digitale,
  • integrati con elementi dotati di capacità di calcolo, memorizzazione e comunicazione;
  • interconnessi in rete tra loro.

Questa struttura, sia fisica sia digitale, consente la raccolta di dati e la generazione di informazioni che gli oggetti stessi sapranno decodificare per valutare autonomamente situazioni operative e supportare la conseguente presa di decisioni.

Il modello: la relazione con la realtà industriale

L’ing. Renzi Brivio ci guida nella scoperta dei 4 livelli che caratterizzano l’industria 4.0 poiché, di fatto, il sistema organizzativo può essere letto come un sistema a strati tenuti insieme dal sistema cyber physical descritto sopra:

  • Primo livello: nelle nostre aziende il primo livello è costituito dall’infrastruttura (tecnologie produttive, reti, robotica) attraverso cui circolano le informazioni.
  • Secondo livello: è rappresentato dalla sensoristica (sensori ed altre tecnologie) che consente di raccogliere le informazioni circolanti all’interno dell’infrastruttura e trasferirle nella realtà virtuale.
  • Terzo livello: i dati e gli algoritmi. La capacità dei sistemi di immagazzinare, analizzare e leggere la quantità di informazioni raccolte (ad esempio l’intelligenza artificiale).
  • Quarto livello: le tecnologie abilitanti, ossia il tentativo dell’uomo di rendere la realtà virtuale un vero e proprio centro di gestione e controllo del sistema con sistemi in grado di auto-apprendere e di auto-valutare decisioni e conseguenze.

Ma l’ing. Renzi Brivio è molto chiaro nel lanciare un monito a tutte le aziende: tale sistema – rappresentativo di qualsiasi azienda – va compreso a fondo prima di intraprendere qualsiasi azione.

Più della metà degli investimenti di digitalizzazione delle imprese italiane falliscono; innamorarsi di una tecnologia è facile, portarla in seno all’azienda grazie ai finanziamenti anche, il problema è la mancanza di un’analisi preliminare che individui chiaramente dove davvero sia necessario efficientare l’organizzazione“.

Le competenze digitali

Infine l’ing. Giovanni Renzi Brivio riprende uno dei temi caldi nell’ambito della quarta rivoluzione industriale: i posti di lavoro e le nuove competenze richieste alle risorse.
Non dobbiamo temere la riduzione dei posti di lavoro ma essere pronti a sostenere la richiesta di nuove posizioni lavorative che richiameranno numerose risorse umane capaci di approcciare l’evoluzione dell’industria 4.0 nel modo corretto grazie a competenze e conoscenze sempre più legate al mondo digitale e alle analisi di big data.”

Per approfondire ulteriormente quanto detto durante l’evento, vi invitiamo a visionare il video dedicato allo speech tenuto da Giovanni Renzi Brivio; per domande invece inerenti alla possibilità di fare Industria 4.0 nella vostra organizzazione vi consigliamo di visitare la pagina del nostro sito ad essa dedicata.