Tempo di lettura 3 minuti
Elon Musk ancora una volta ci ha ispirati.
Partendo da questo video – di cui vi consigliamo la visione – abbiamo fatto una riflessione sul corretto mix di risorse per un team vincente.
Meglio avere un team di talentuosi o di grandi personalità?
Partiamo dalle basi: come definire un talento e come definire la personalità?
Dall’etimologia della parola greca tàlanton che significava peso, piatto della bilancia all’attuale significato di abilità naturale, inclinazione; oggi il talento denota una spiccata e innata capacità nell’individuo.
Diversa è la definizione di personalità. Anch’essa di origine greca, la parola personalità indicava la maschera indossata per il tempo di una tragedia dall’attore. Una maschera che delineava e descriveva i tratti del personaggio, tratti che oggi definiremmo caratteriali.
Ed è proprio questo che la personalità identifica: tratti che denotano atteggiamenti e comportamenti fortemente caratterizzanti la persona.
Dopo questo breve excursus etimologico e storico riprendiamo la domanda fulcro del nostro post: meglio avere tanti talenti o tante persone dalle personalità spiccate?
Potremmo essere d’accordo con il buon Luciano Ligabue che qualche dritta ha cercato di darcela con la sua canzone “Una vita da mediano…a recuperar palloni”… oppure schierarci dalla parte del Calciomercato sempre in cerca di grandi talenti in stile Messì o Cristiano Ronaldo.
Noi siamo convinti che un team vincente, come nelle migliori squadre di un qualsiasi sport, debba possedere un mix di talenti e grandi personalità. Né troppo dell’uno né troppo dell’altro.
Per costruire il giusto mix è, tuttavia, necessario conoscersi ed allora ecco per voi un modello utile a mappare le risorse a vostra disposizione ed eccoci pronti a supportarvi nell’individuazione di alcune attività che possano potenziare il vostro team.
Il modello dei talenti di Christopher Peterson e Martin Seligman
Il modello dei talenti di Christopher Peterson e Martin Seligman: uno strumento utile per identificare i punti di forza di un individuo. I due psicologi identificano 6 “virtù” principali che definiscono a loro volta alcuni tratti caratteriali determinanti della virtù stessa.

Il modello è costituito da un questionario che l’interessato può compilare per ottenere un profilo descrittivo della propria personalità. Questo modello può essere utile alla singola risorsa, o al Responsabile al quale la risorsa è affidata, al fine di individuare opportuni percorsi di crescita e potenziamento di specifiche competenze.