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Vi propongo un indovinello: “Che cos’ hanno in comune Harry Houdini, la National Public Radio americana, Virginia Apgar (medico inventore dello standard internazionale con cui si valuta lo stato di salute fisica del bambino al momento della nascita); Bruce Katz inventore delle scarpe Rockport, Brian Camelio CEO della ArtistShare.com, Google e Ron Johnson stratega di Apple?” Risposta: “Aver fatto ruggire la mucca viola”!

La Mucca Viola è qualcosa di fenomenale, inatteso, entusiasmante e assolutamente incredibile che è dentro il prodotto. O c’è o non c’è. Punto. E neanche questo basta. Ci vuole un ruggito capace di produrre un’innovazione talmente straordinaria che trasformi radicalmente le regole del gioco, e tanto sorprendente da non poter passare inosservata.

Seth Godin, autore del libro “Il ruggito della mucca viola”, sostiene che la straordinarietà risiede in quelle aziende in cui si favorisce un flusso costante di idee fuori dal comune, in chi pensa fuori dagli schemi, in chi mette in dubbio l’autorità e in chi rifiuta di fare ciò che si faceva prima. Il mondo del business dimostra che sono riuscite a far sentire il proprio ruggito solo quelle aziende che non si sono limitate a soddisfare i bisogni dei propri clienti, ma che li hanno letteralmente travolti con emozioni e idee nuove.

Se volete iniziare l’anno nuovo con un bel RUGGITO VIOLA, iniziate a sperimentare i seguenti consigli:

  1. Non aspettate gli inviti. Aspettare di essere invitati a tavola, a ballare, a giocare, a partecipare a una festa o a un grande meeting è uno spreco di energie preziose che vi impedisce di iniziare.
  2. Considerate l’insuccesso un’opzione. Quando non si rischia di fallire, manca l’opportunità di sperimentare, mettersi alla prova e crescere.
  3. Inventate il mercato. Le aziende affermate dedicano molto tempo al tentativo di conservare lo status quo (l’industria discografica ne è un esempio evidente). Le nuove aziende dinamiche, invece, tentano di creare mercati nuovi.
  4. Uscite dalla zona di sicurezza e andate a caccia di nuove idee. Ottimi spunti possono nascere dal confronto con i nuovi assunti, con chi sta in sedi periferiche, con chi ha le mani sporche e sta in prima linea, con aziende di successo di altri settori. Viaggiate, studiate e coltivate relazioni stimolanti.
  5. Puntate dapprima alla quantità o poi alla qualità. E’ il confronto tra idee diverse che porta all’innovazione.
  6. Evitate i sequel. Il modo più rapido, facile e sicuro è fornire al mercato ciò che desidera. Affrettarsi a presentare la nuova imitazione di qualunque cosa aiuta a convincere l’azienda, il capo sarà orgoglioso della vostra iniziativa e sollevato per il fatto che avete imboccato una strada sicura. Questa strategia non funziona mai. Benché dia l’impressione di non comportare dei rischi, ne nasconde più di quanto si immagini.
  7. Ricordatevi che l’*energia non sta nell’idea ma nella sua esecuzione. *Galvanizzate il vostro gruppo di lavoro e lavorate per creare un clima di fiducia ed entusiasmo attorno alla vostra idea.
  8. Lavorate per piccoli gruppi. Le grandi organizzazioni hanno un problema: le “strette di mano” che rendono tutto molto complesso. Per realizzare l’hardware e il software del primo Macintosh bastarono dodici persone; per inventare il fenomeno di Starbucks ne bastarono meno di una decina.
  9. Associatevi a una causa che stia veramente a cuore alla gente. Sposando cause valide, i marchi ricercano qualcosa di più grande e assai più utile del lavoro quotidiano – sostiene il nostro Godin – e con ciò acquisiscono maggiore rilevanza, sviluppano un senso etico e orgoglio aziendale, conquistano le preferenze e la fiducia del consumatore, contribuendo a migliorare un poco il mondo.

Ma soprattutto:

10. Non lasciate che i semi vi impediscano di gustare l’anguria

Quindi come ci suggerisce Goethe, poeta e filosofo tedesco, “Qualunque cosa possiate fare, o sognare, incominciatela. L’audacia ha in sé il genio, la magia e il potere. Incominciate subito”.