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Vietato fare marchette (in gergo giornalistico: gli articoli a pagamento). E’ quanto ha stabilito la Federal Trade Commission americana a proposito degli articoli pubblicati sui blog.

Anche se, come spesso accade in questi casi, i confini del provvedimento sembrano rimanere piuttosto flessibili, si tratta del primo tentativo di disciplinare l’utilizzo della “pubblicità mascherata” sui blog. Quantomeno su quelli considerati più influenti sulla pubblica opinione perché più frequentati.

La sintesi: i trasgressori rischieranno una multa, anche se la svolta della FTC (nell’aria da tempo) ha più un intento educativo (verso i blogger) e dissuasivo (verso le aziende). Allo stesso modo – ha precisato l’ente americano – i personaggi famosi dovranno rivelare eventuali connessioni con aziende se dovessero promuovere i loro prodotti al di fuori del normale contesto pubblicitario.

Lasciandovi alla lettura ed alle vostre personalissime valutazioni, vorrei solo sottolineare la natura tipica americana di questo provvedimento. In altre parole: secondo gli americani il pubblico è target prevalentemente privo di capacità di scelta, facilmente influenzabile. Io la penso esattamente all’opposto. La sovrabbondanza di pubblicità occulta a mio modo di vedere nuoce gravemente al blogger. Soprattutto in un ambiente mediamente più attento e selettivo come quello del web e dei blognauti.