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Mi sembra quantomeno riduttiva la lettura del presidente di Manageritalia offerta dall’intervista apparsa su Italia Oggi. Probabilmente la semplificazione è più giornalistica che altro (concediamogli questo alibi). Ma ridurre le questioni delle motivazioni sul lavoro ad un mero problema di premi economici a fine mese è, se non altro, miope. Anche il fatto stesso di partire da queste, lo è.

Il problema, se c’è, è di modelli e di partecipazione. E a questo proposito chiedo l’aiuto del pubblico (ovvero un contributo, nei commenti, a chi tecnicamente ne sa più di me).

In parallelo mi sembra di poter dire che ridurre il tema motivazioni-incentivi aziendali ad un mero fatto economico è simile a pensare che mettendo un computer in classe (senza avere le basi culturali per il suo corretto utilizzo), si possa cambiare il sistema scolastico come per incanto.