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Citando tale Hombrone, blogger delirante del web, il Cogito Interruptus è “l’interruzione del pensiero”, ovvero il miglior metodo contraccettivo per evitare che si diffonda troppa intelligenza nel mondo. I dati statistici da lui rilevati da fonti anonime dicono che sia praticato da oltre il 90% della popolazione, qualunque sia il ruolo gerarchico ricoperto.

La letteratura individua fra le principali cause di tale fenomeno, tutta una serie di comportamenti fra cui:

  • L’agenda riporta gli impegni di lavoro che prendiamo con gli altri, ma non con noi se stessi: non avvertendone l’importanza siamo più disposti ad essere interrotti
  • Non abbiamo stabilito un programma ben definito dei nostri impegni di lavoro, grazie al quale fissare le nostre priorità
  • Non abbiamo stabilito una serie di azioni “cuscinetto” grazie alle quali proteggere i nostri momenti di concentrazione e isolarci dal mondo
  • Non siamo capaci di liberarci dallo scocciatore di turno per il timore di apparire scortesi
  • Quando siamo coinvolti in situazioni che riteniamo di scarso interesse, siamo più propensi a farci interrompere dagli altri e a rimandare ciò che stiamo facendo
  • I colleghi o i collaboratori interrompono spesso perché necessitano di informazioni

Sicuramente a tali cause (pretesti, ragioni, ecc.) sarai in grado di aggiungerne altre, rientrando a pieno titolo in quel 90% di popolazione affetto dal COGITO INTERRUPTUS.