Tempo di lettura: 4 minuti
Ci si presenta un problema, il nostro cervello lo riconosce, lo risolve e passa a quello successivo.
Lo riconosce, lo risolve, passa a quello successivo.
E così via.
Se il nostro cervello sa di poter utilizzare meno energia per risolvere un problema lo fa senza problemi, ricorrendo a uno schema preesistente o un modello che già conosce.
Conscio della propria pigrizia mentale, Edward de Bono ha passato la sua vita ad aggirarla studiando metodi per un pensiero creativo. Esistono due tipi di pensiero: verticale e laterale.
Il pensiero verticale è logico e schematico, cerca sicurezza e cliché mentre il pensiero laterale salta da un punto di vista all’altro, creativo, confuso se vogliamo.
Se con il pensiero verticale, guardando un foglio, vediamo solo un 6, con il pensiero laterale abbiamo la capacità di girare il foglio e vedere sia un 6 che un 9.
Ad esempio, la parola NO è figlia del pensiero verticale, in quanto la logica e la negazione sono direttamente collegate.
D’ora in poi, in veste di pensatori laterali, useremo la parola “PO”, come ci suggerisce De Bono.
”PO” arriva da parole creative, flessibili e casuali come poesia, supporre, ipotesi, possibile, etc.
C’è sempre quella variabile di casualità che lascia spazio alla fantasia, ma anche all’incertezza.
Ti stai chiedendo come possiamo applicarlo in una quotidianità aziendale o privata? Esistono diversi metodi:
- la generazione di alternative – fissati una quota minima e genera tutte le alternative, trasformando l’intenzione in praticità;
- presupposti sfidanti – metti in dubbio anche le cose più ovvie, fatti domande e chiediti perché stai andando in quella direzione;
- innovazione – pensa al futuro, non preoccuparti delle reazioni ma piuttosto provocale;
- sentenza sospesa – fermati, rimanda la decisione;
- design e frazionamento – dividi tutto in piccolissimi pezzi, poi mettili insieme prima in un ordine poi in un altro, crea nuove combinazioni e creane di sbagliate finché non raggiungi quella perfetta per te;
- idee dominanti e fattori critici – trova la radice, l’idea fondante, quella dalla quale partono tutte le alternative; trovata? Ora mettila da parte, cambiala e formula nuove opzioni;
- metodo di inversione – ribalta ogni prospettiva, cambia direzione e percorri nuove strade;
- brainstorming – l’unione fa la forza, raduna i tuoi collaboratori e buttate in tavola tutte le idee che vi vengono in mente per 5/10 minuti, anche le più banali. Una sola regola: le idee vengono discusse e giudicate solo alla fine della riunione; deve essere una vera e propria tempesta di idee;
- analogie – cerca situazioni simili e prendi spunto da esse, attingi, confrontale e stravolgile;
- stimolazione casuale – stimoli esterni, persone, pareri, input casuali, idee. Tutto ti è utile per raggiungere il tuo obiettivo, anche quello che pensi essere totalmente fuori contesto. Per svilupparlo ti suggeriamo di aprire un libro, scegliere una parola e iniziare a trovare collegamenti da quella. Il senso è quello di elasticizzare la mente a creare significato tra due cose apparentemente distanti;
- concetti/divisioni/polarizzazione – concentrati solo su un piccolo elemento, il resto mettilo da parte.
A questo punto sorge una seconda domanda: quando possiamo usare effettivamente il pensiero laterale? Queste le principali situazioni in cui applicarlo:
- Sviluppo di nuovi prodotti o servizi: il pensiero laterale può essere utilizzato per generare idee innovative per nuovi prodotti o servizi, esplorando soluzioni al di fuori delle convenzioni del settore.
- Risoluzione dei problemi: il pensiero laterale può essere utilizzato per affrontare problemi difficili che richiedono soluzioni fuori dagli schemi e per trovare soluzioni alternative e creative.
- Sviluppo di strategie di marketing: il pensiero laterale può essere utilizzato per creare campagne pubblicitarie o strategie di marketing che si differenziano da quelle della concorrenza.
- Miglioramento dei processi aziendali: il pensiero laterale può essere utilizzato per identificare inefficienze nei processi aziendali e sviluppare soluzioni creative per risolverle.
- Gestione del cambiamento: il pensiero laterale può essere utilizzato per affrontare il cambiamento in modo creativo e per trovare nuove opportunità di crescita per l’azienda.
Esistono numerose teorie ideate da De Bono lungo il corso della sua carriera, ma il messaggio che per noi è il più significativo è:
“Accontentarsi di un approccio o una soluzione “adeguata” diventa il maggiore ostacolo alla ricerca di un’alternativa migliore.”
Hai trovato gli argomenti interessanti e vorresti approfondirli? Visita la sezione del nostro sito dedicata ai corsi di Problem Solving, Strategie Creative, Design Thinking e tanto altro!