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Forse per voi nulla di nuovo, ma il titolo della ricerca “Nice Guys Finish Last” mi ha colpita:

  1. Uno, il titolo è lo stesso di una canzone dei Green Day
  2. Due, che i bravi ragazzi finiscano per ultimi mi ha innescato una gran voglia di rivalsa… (ebbene sì, anch’io mi reputo una brava ragazza e proprio a leggere questo non ci sto)

Lo studio in questione desiderava capire quali fossero gli effetti della generosità – intesa come tendenza a contribuire al bene pubblico sulle due dimensioni critiche dello status di una persona: reputazione e dominio.

Beh?

  • Essere egoisti o belligeranti a discapito degli altri diminuisce il rispetto e l’ammirazione altrui, ma aumenta la percezione della propria dominanza
  • Essere altruisti può aumentare la notorietà, ma solo se si è selettivamente generosi con il proprio gruppo

Le persone generose e altruiste sono percepite leader auspicabili nei contesti non competitivi, mentre quelle più egoiste (che cercano di massimizzare i loro guadagni anche a discapito degli altri) sono preferite in tempi di concorrenza. In pratica: quando il gioco si fa duro le persone desiderano un individuo dominante, in grado di guidare il gruppo. Gli individui più gentili e altruisti in situazioni di conflitto, invece, rimangono ultimi perché, seppur apprezzati per il loro carisma, non sono considerati abbastanza forti per lottare (il che è anche comprensibile).

Tuttavia è altrettanto vero che coloro che sono poco o per nulla generosi e benevoli sono condannati ad essere mal visti e mal sopportati dagli altri.

Insomma, come al solito, meglio le mezze misure…anche se mi è sembrato di capire che la dominanza goda di un pizzico di vantaggio.

Quindi, forza nice guys, mettiamoci al lavoro.