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La mia banca mi è amica, su Facebook
Ecco una carrellata di esempi di come gli istituti bancari utilizzano il social network più diffuso in Italia
Alcuni istituti bancari stanno tentando di avvicinarsi ai nuovi strumenti del marketing e della comunicazione per rinfrescare la loro immagine e avvicinarsi a un target più giovane. Ecco alcuni esempi significativi.
L’idea di Ing Direct Italia, per esempio, è realizzare tramite Facebook un test sui modelli di consumo, non scientifico ma comunque fonte di spunti interessanti. Interventi con articoli e foto, pagina pensata ma – finora – poco frequentata. I fan della pagina, per adesso, sono solo 217.
Monte dei Paschi ha lanciato, con un comunicato stampa, una campagna di social media marketing (che tuttavia non prevede un solo link nel comunicato :( ). Non è facilissimo trovare questa pagina su Facebook (io non ci sono riuscito). Più facile reperire invece quello dei dipendenti del gruppo, aperto a tutti.
Sempre attraverso Facebook il Gruppo Banca Sella ha invece lanciato un concorso curioso “Quale è il posto più strano dove hai fatto un bonifico” (chiuso il 30 luglio scorso). La scelta finora sembra essere quella più creativa: non una presenza diretta ma un gruppo chiamato Mobile banking mania e vanta 978 fans. Diverso il target: Banca Sella punta agli 8 milioni gli italiani che navigano sul web usando il cellulare.
Infine ecco qui una intervista ad Adriana Piazza sulla strategia di Webank.
Che dire? Siamo solo all’inizio. Credo che in questa fase sia bene stare alla finestra e aspettare di conoscere qualche risultato. Sperando che almeno le banche non adottino il paradigma tutto italiano secondo cui i comunicati e i media si utilizzano con obiettivi pubblicitari per sventolare progetti e solo raramente per tirare le somme e riflettere sui passi successivi.