Intervento: Lean management

Settore Elettronico

Entriamo in Costergroup, allora Coster Tecnologie Elettroniche, 18 anni fa. Nel tempo, abbiamo affiancato la Direzione nella definizione e successiva implementazione della strategia aziendale, cercando di portare valore in diversi ambiti ed a più livelli: dalla Qualità al Marketing strategico, fino all’ottimizzazione della Produzione. Proprio su quest’ultimo aspetto ci siamo focalizzati nell’ultimo anno.

Obiettivo: abbattere il valore del magazzino, eliminando gli sprechi

Il progetto, battezzato LEAN TRANSFORMATION guidato dal consulente Ing. Nicola Freri in collaborazione col Responsabile Produzione Ing. Alessandro Salvetti, è partito con un periodo di accurata osservazione delle modalità di lavoro in produzione.
Due aspetti sono subito balzati agli occhi dei consulenti: il fatto che tutti gli operatori dovessero spostarsi dalle loro postazioni per recuperare il materiale da lavorare (primo spreco); e il fatto che gli operatori lavorassero a piccoli lotti (ovvero, per produrre l’articolo X costituito dai componenti A, B, C prima montavano il componente A per 50 pezzi, poi il componente B sugli stessi 50 pezzi ed infine il componente C – secondo spreco).

Come abbiamo raggiunto l’obiettivo?

La direzione da prendere è stata, per i consulenti Project Group, immediatamente chiara:

  • Abbandonare il tradizionale flusso lavorativo per cui l’operatore montava 50 componenti A, a cui aggiungere poi il componente B e così via; a favore del nuovo approccio one piece flow per cui ciascun pezzo deve essere finito prima di passare a quello successivo;
  • Introdurre un milk run interno, quindi un rifornimento non più al bisogno di ogni singolo operatore, ma regolare ogni due ore da parte di una risorsa dedicata (material handler), che deve occuparsi di portare sia il materiale necessario alle singole postazioni, sia i pezzi finiti al magazzino prodotti finiti ed i contenitori vuoti al magazzino materie prime.

A questo punto è stato possibile spostare il focus sull’organizzazione dei singoli banchi di lavoro: era evidente che l’allocazione degli attrezzi non fosse il risultato di uno studio dedicato. Da qui, l’introduzione delle celle ad U e dei flow rack, studiati attraverso la creazione di un prototipo e l’avvio di un test pilota. Nel giro di tre settimane è stato definito il nuovo layout dei banchi di lavoro, che ha consentito un’ulteriore riduzione degli sprechi, azzerando quasi completamente gli spostamenti dell’operatore.

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Risultati

Ad un anno e mezzo dall’avvio del progetto, si è registrato un miglioramento medio dell’efficienza che da valori medi attorno all’85% ha raggiunto valori medi del 120%.

Risultato questo molto positivo ed estremamente interessante, raggiunto non senza iniziali resistenze, internamente superate grazie al presidio del Responsabile di Produzione, fortemente orientato al cambiamento.

Non consideriamo mai il raggiungimento di un traguardo la fine di un percorso. O meglio, ci auguriamo sempre che i miglioramenti portati nelle organizzazioni non siano solo e strettamente correlati alla realizzazione di un progetto, ma auspichiamo sempre di lasciare anche un modo nuovo di approcciare al lavoro, in un’ottica di miglioramento continuo.