Sustainability and Mobility

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Lo scorso 27 Luglio ho seguito il TEDxSalOn sulla “sostenibilità” dal titolo SUSTAINABILITY AND MOBILITY.

Diversi i relatori intervenuti e due quelli che più mi hanno colpita, poiché gli argomenti trattati mi hanno ricordato ciò che abbiamo messo in campo in Project Group durante la recente pandemia.

Il primo relatore, Ivana Pais, Professore associato di Sociologia economica nella facoltà di Economia dell’Università Cattolica e studiosa delle nuove forme di lavoro nell’economia digitale, ha parlato di sostenibilità sociale, facendo riferimento al tema comunità e a come questo concetto si sia modificato durante il periodo di emergenza sanitaria. Prima la comunità veniva vista unicamente come qualcosa di fisico, una condivisione di spazi oltre che di esperienze maturate insieme. Durante il lockdown il concetto di comunità si è spostato verso l’idea di qualcosa di virtuale, quindi non più condivisione di spazi e momenti fisici, ma virtuali.

Lo smartworking è entrato nelle nostre case ed è stato necessario riscrivere le regole che lo governano per evitare che vita privata e lavoro diventassero un’unica entità. Le situazioni che si sono verificate sono state le più diverse: da chi ha iniziato a lavorare di notte perché di giorno aveva bambini ai quali badare, a chi ha lavorato ininterrottamente giorno e notte senza più ritagliarsi un momento per la propria vita privata. Il concetto di tempo è stato completamente stravolto: è parso di non avere più orari, lavorare da casa ha completamente annullato lo spostamento casa-luogo di lavoro – considerato prima un momento utile per la “separazione” del lavoro dalla vita privata. Questo ha reso ancora più complicata la ricerca di un equilibrio che aiuti ognuno di noi a vivere una vita serena, sia dal punto di vista lavorativo sia personale Work Life Balance.

Questo, per noi di Project Group, è stato sicuramente uno stimolo importante per la progettazione del nostro nuovo servizio in ambito smart working.
L’obiettivo è quello di affiancare gli imprenditori che decidono di intraprendere un percorso di lavoro agile per le proprie risorse, per supportarli nella definizione di specifici obiettivi e risultati da raggiungere e aumentare la produttività dell’azienda.
Lo smart working, spesso confuso con il telelavoro, non è un concetto banale da concretizzare, da qui il valore di affidarsi a consulenti capaci di guidare l’imprenditore verso le scelte migliori. ( Se siete ancora in smart-working, abbiamo qualche consiglio per voi)

Il secondo relatore che ha destato particolarmente il mio interesse è Alex Bellini: promotore della sostenibilità ambientale, in questo periodo impegnato in un progetto che lo vedrà protagonista nell’attraversamento di 10 dei fiumi più inquinati al mondo dalla plastica .

Ha parlato di “People, Profit and Planet”, di quanto sia importante riconnettersi alla natura, proteggerla, evitare l’inquinamento e scegliere una crescita sostenibile. Insinuando in tutto questo, però, un dubbio: “Siamo sicuri che non sia necessario attraversare questo momento di distruzione dell’ambiente da parte dell’uomo? Che questo non sia un passaggio obbligato per arrivare ad una rinascita?!” In natura è così da sempre, i grandi cambiamenti avvengono dopo un periodo di distruzione che porta ad una svolta (chiaramente in positivo).

Perché anche questo intervento mi ha fatto pensare al lavoro di Project Group, vi chiederete?
Perché anche nelle organizzazioni succede questo: la gestione del cambiamento deve necessariamente passare da un momento di distruzione delle vecchie convinzioni ad un altro, successivo, di rinascita sulla base di nuove regole di gestione.

Partecipare ad eventi come questo è per noi, da sempre, motivo di crescita ed è bello poterlo condividere con i lettori del nostro blog: non è un caso che il motto di Project Group sia “Crescere e far crescere”!