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Nuova Lean Business Note, nuova definizione e strumento in arrivo. Oggi parleremo di SMED, un acronimo così importante che lo troverete sempre scritto a caratteri maiuscoli.
Di cosa si tratta?
SMED è l’acronimo di Single Minute Exchange of Die; in italiano, «cambio stampo in un minuto», e si riferisce alla metodologia Lean per la riduzione al minimo dei tempi di attrezzaggio o set up delle macchine.
SMED: cos’è e quando si applica?
Lo SMED è di fatto una tecnica, derivante dal pensiero lean, per la riduzione dei tempi di setup. Quando possiamo applicarla in azienda? Tutte le volte che ci imbattiamo o ci siamo imbattuti in una delle seguenti problematiche:
- scarsa flessibilità della produzione a rispondere alle esigenze dei clienti;
- lotti di grandi dimensioni;
- valore e ingombro del magazzino molto elevato;
- carenza di capacità e di spazio.
Come raccontato dal nostro collega Nicola Nabacino nel post “PG Telling – Capitolo IX: Riduzione dei tempi di setup”, spesso in azienda le macchine utensili lavorano molto velocemente, ma non altrettanto le fasi di attrezzaggio. Questo spinge il management, per ovviare a questa inefficienza, verso la decisione di effettuare pochi setup, ma con un risultato NON positivo: lotti molto grandi e magazzini pieni.
SMED: quali vantaggi e risultati per l’azienda?
La soluzione a questa inefficienza deriva, ancora una volta, dall’approccio Lean: ridurre il tempo dei setup, così da poterne effettuare un numero maggiore ottenendo una produzione più varia e di minor quantità.
In esempi concreti l’applicazione di questa tecnica consentirà all’azienda di registrare un incremento notevole di flessibilità, un’apertura a mercati di nicchia caratterizzati da piccoli lotti, una significativa riduzione del magazzino e dei tempi di attraversamento; il tutto accompagnato da un miglioramento degli indicatori della qualità.
Siete rimasti affascinati da tutti questi vantaggi? Non vi resta che scaricare la card e contattare Project Group per fare un bel progetto SMED!