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Complice l’emergenza che ci ha tutti costretti a sperimentare lo Smart Working, noi di Project Group abbiamo maturato una buona esperienza in materia, affiancando numerose organizzazioni nella gestione del lavoro a distanza.
Come sappiamo lo Smart Working ha due attori principali: da un lato l’azienda e dall’altro il lavoratore.
Il punto di vista sullo Smart Working di Aziende e Dipendenti
Avendo appurato una grande varietà di posizioni sullo Smart Working sia da parte delle aziende che dei lavoratori, nella seguente tabella proviamo a riassumere i punti di vista raccolti in questi anni di esperienza sul campo:

Ma quale è il punto di vista di un consulente di organizzazione aziendale quale il consulente Project Group?
Come ogni strumento organizzativo anche lo Smart Working può essere una opportunità sia per l’organizzazione che per il dipendente a patto che ci siano alcune condizioni di base e che ci sia la disponibilità da entrambe le parti ad aprirsi al cambiamento..
Quali sono queste condizioni di base e quali i cambiamenti richiesti?
Perché lo Smart Working si riveli uno strumento “win win” (io vinco – tu vinci) nel rapporto tra azienda e dipendente è necessario che:
LATO AZIENDA
- Maturi un approccio che sostituisca il controllo dell’orario di lavoro con la definizione di obiettivi di lavoro e scadenze (modalità di lavoro basata sul rendimento e non sulla presenza)
- Maturi un approccio che sostituisca il controllo a vista delle modalità di lavoro messe in atto dal dipendente con la richiesta di report periodici
- Siano messi a disposizioni strumenti informatici adeguati sia dal punto di vista hardware che software, senza dimenticare la verifica di una buona connessione internet e la disponibilità di auricolari e webcam per le video chiamate e siano garantiti assistenza informatica tempestiva e formazione efficace
- Sia pianificata con attenzione la durata dello smart working e i giorni della settimana o del mese nel quale effettuarlo avendo considerato il tipo di lavoro svolto dal dipendente e le esigenze personali
- Siano previsti momenti di confronto periodico anche a distanza in modo che il lavoratore si senta ascoltato, supportato, seguito.
LATO DIPENDETE
- Maturi un approccio al lavoro in cui prevalga il senso di responsabilità, proattività, tensione al miglioramento continuo
- Mantenga un contatto continuo con i colleghi anche a distanza scegliendo di volta in volta il canale comunicativo più efficace: video chiamata, telefonata, e-mail, chat
- Pianifichi lo spazio dedicato allo smart working in modo che sia sicuro, piacevole, efficiente
- Sia consapevole delle possibili interferenze durante lo smart working e scelga tempi e modi per proteggersi
- Pianifichi con regolarità le giuste pause e le modalità con le quali ricaricarsi fisicamente e mentalmente.
Lo Smart Working ideale? Una ricetta sempre nuova
L’esperienza ci ha mostrato come, oltre alle pratiche sopra ripotate, fondamentali e utili per tutti i tipi di organizzazione e per tutti i casi di smart working, realizzare il migliore dei modi possibili per attuarlo è un’arte che si realizza a livello individuale nel rapporto tra lo specifico dipendente e l’azienda..
Per questo il nostro suggerimento è che, al di là e oltre questa emergenza sanitaria, sia i dipendenti che le aziende provino a dedicare del tempo a pianificare come applicare al meglio questa modalità di lavoro per cogliere l’occasione di far crescere produttività e soddisfazione!
Se volete un aiuto per farlo al meglio e in tempi bevi, noi ci siamo!