Tempo di lettura 3 minuti
Leggevo l’inserto all’Harvard Business Review Italia sul tema del Social Business. Interessante! Penso e… tac: “Innovation through collaboration- Rendere social il processo di innovazione“. Ci piace l’innovazione qui in PG e so che l’articolo interesserebbe anche agli altri. Così decido di leggerlo anche per loro. Un concetto mi attrae: Idea management. Di cosa si tratta? E’ una “gestione collaborativa delle idee“, ovvero un processo finalizzato alla loro raccolta, gestione, selezione e condivisione. Ovviamente è il come che la rende speciale: la condivisione, infatti, avviene attraverso sistemi di intranet, ovviamente social.
Ogni azienda che voglia stare al passo con i tempi ed essere concorrenziale sul mercato ha bisogno di elaborare nuove idee, ma il problema è rendere efficiente questo processo e l’idea management può essere la risposta.
In sostanza si tratta di condividere ciò che le persone designate all’elaborazione di un nuovo prodotto o un nuovo business hanno elaborato e pensato, su piattaforme ad accesso comune.
Qualche caratteristica e i vantaggi.
Innanzitutto questi sistemi consentono di dare voti e fare commenti alle proposte dei colleghi; l’evoluzione delle idee e le loro scelte sono ben visibili a tutti e in tempo reale, anche chi sono i protagonisti delle proposte e quali hanno il maggior consenso.
Questo processo consiste in più fasi di elaborazione.
Fase uno. E’ la fase di focalizzazione sul tema, quello su cui si vogliono sviluppare le nuove idee e di individuazione delle risorse da coinvolgere: quali sono le persone più adatte all’elaborazione di proposte relative all’argomento in questione? Quali sono quelle che possono dare maggiori contributi? I più creativi? I più esperti?
Fase due. E’ il momento di coinvolgere le persone individuate. Evidentemente sono le migliori che possono darci una mano (le abbiamo scelte!). Tuttavia un arricchimento può avvenire anche da altre, ecco perché è necessario estendere il processo di ideazione ad un gruppo più ampio.
A questo punto è essenziale gestire le proposte, offrendo feed-back calibrati in modo da premiare i comportamenti positivi (quelli che portano all’elaborazione costruttiva delle idee, come ad esempio: commenti precisi, collegamento tra idee) e correggere i linguaggi non adeguati, le idee fuori tema o che distraggono dal raggiungimento dell’obiettivo.
Fase tre. E’ ora di selezionare le idee migliori, ancora in pubblico, dalla piattaforma. I giudici sono gli esperti dell’argomento, che dovranno valutarne l’utilità per l’azienda e la loro fattibilità (sono realizzabili?).
Una volta individuati i “vincitori”, questi dovranno essere premiati e le idee applicate!
L’articolo però non spiega come vengano coinvolte le persone (tramite contest?!) e se ci siano dei metodi per incentivare la loro creatività (un alternativa al brainstorming, please!)