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Cosa succede se anche il mondo del web si fa contagiare dal trend ecologico? La risposta è Green Hosting, ad esempio.

Ma di cosa si tratta? Come avrete intuito non è una soluzione abitativa, né tanto meno una parolaccia, ma…andiamo con ordine.

Hosting deriva dal verbo inglese host, che significa ospite/ospitare e si riferisce al servizio che consente di allocare siti e servizi web su un server, in modo da renderli accessibili dalla rete Internet.

Green è invece l’aggettivo che qualifica tale attività come ecologica, il che si verifica quando il fornitore del sevizio alimenta i propri server con energia verde (soprattutto eolica o solare) oppure ne riduce al minimo i consumi. Tuttavia, in alternativa o in parallelo, alcune di queste società compensano la propria emissione di CO2 piantando un albero per ogni pacchetto venduto e/o progettando data center secondo standard di progettazione per l’industria sostenibile.

Se gestite o possedete un sito e siete interessati all’argomento, vi sarà utile sapere che i principali servizi di green hosting si trovano negli USA e nel Regno Unito, dunque potrete acquistare il servizio, ma uno italiano (e in italiano) proprio no, almeno per ora.

Purtroppo i costi non sono ridottissimi, a causa delle spese per l’energia alternativa che le società di hosting ecologico devono sostenere, molto più elevate di quelle per l’energia tradizionale. Tuttavia, esistono soluzioni di hosting green con un buon rapporto qualità-prezzo.

Necessari, dunque, una buona conoscenza dell’inglese e tanta pazienza, per l’approfondimento e la ricerca della società più conveniente per voi…a meno che non siate grandi esperti o conosciate qualcuno che possa fornirvi una buona consulenza!