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Giuliano Noci, socio di Project Group dal 2016, è editorialista da anni del quotidiano Il Sole 24 Ore. Nell’edizione di oggi, è pubblicato un suo articolo sulla situazione delle aziende italiane, in particolar modo su come esse riescono ad evolversi ed eccellere nonostante il pessimismo dei nostri tempi.
Le “stelle” della Borsa Italiana: eccellenze di successo
Le aziende STAR, imprese con capitali tra 40 milioni e 1 miliardo di euro, rientrano a far parte di questa catalogazione della Borsa Italiana in quanto si impegnano costantemente a tener elevati determinati requisiti di eccellenza:
- Alta trasparenza ed alta vocazione comunicativa
- Alta liquidità (35% minimo di flottante)
- Corporate Governance (l’insieme delle regole che determinano la gestione dell’azienda) allineata agli standard internazionali
Tra di esse si annoverano la Centrale del Latte D’Italia, Mondadori Editore, la bresciana Poligrafica San Faustino, e, da poco, è entrata a far parte di questa élite Unieuro.
Secondo il Prof. Noci è possibile fare impresa in Italia, ottenendo risultati di business rilevanti e soddisfacenti, grazie anche agli investimenti da parte di player stranieri, a dispetto della cultura del lamento che travisa e demoralizza il Bel Paese. Abbiamo a che fare con imprese che hanno saputo creare sinergie vincenti tra produttività ed evoluzione continua, conservando l’identità industriale e sviluppando nuove tecnologie. Gli aspetti sui quali lavorare? Processi decisionali veloci, competenze alla media ed investimenti a favore dell’innovazione.
Come afferma Noci: “qui risiede davvero l’importanza di capire quali siano gli ingredienti ricorrenti di questa ricetta di successo. Non certo la dimensione. Abbiamo a che fare con imprese che hanno saputo combinare il meglio del Dna italiano – l’eccellenza produttiva – con una predisposizione naturale al cambiamento continuo“.