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Prendi un gruppo di uomini e donne innovativi appassionati multiculturali e mettili su un palco. Poi prendi centinaia di persone assetate di idee, parole, tecnologia, futuro e falle sedere ad ascoltare, guardare e twittare.

Ed ecco prendere forma una ricca “Knowledge Platform” ieri, al Mariott Hotel di Milano.
Una vera e propria maratona di casi disruptive, di finestre su un mondo che già esiste e che gli speaker guidano a riconoscere.
Lascio all’hashtag #sbf16, su twitter, il report fedele (e collaborativo) dell’evento e provo a riassumere qui ciò che mi è rimasto appiccicato.

1. Dal business come tubo al business come network

È questo il messaggio semplice ma molto efficace dell’ospite d’onore, il giovane Sangeet Paul Choudary autore del bestseller the Platform Revolution
Il business è cambiato e noi dobbiamo modificare i modelli con i quali lo vediamo, lo interpretiamo, lo raccontiamo!
Il flusso non è più quello lineare fornitore-produttore-cliente, ma è un flusso che viaggia attraverso una rete e che si estende tra impresa e mercato senza soluzione di continuità!

2. Le macchine non più moltiplicatori di energia ma moltiplicatori di intelligenza

(cit. di Emanuele Scotti di OpenKnowledge)

L’eccesso di informazioni e il multitasking uccide la produttività. E tutti noi sprechiamo una quantità di tempo terrificante tra devices e news. Questo il punto di ingaggio di Katrina Troughton di IBM che in poco ci mostra quanto potrebbe fare per noi il Cognitive System, intelligenza artificiale e machine learning che IBM da anni sta sviluppando: mettete anche voi alla prova Watson grazie a questo sito! E’ divertente e straordinario!

3. Unendo fisico e digitale nasce un mondo phygital

Barbara Cominelli illustrando l’ecosistema di Vodafone dimostra come la trasformazione in azienda Platform passi attraverso comprensione e ascolto del cliente: un cliente i cui canali di interazione con prodotti e servizi sono convergenti, contemporanei e insieme fisici e digitali.
La velocità sempre più un fattore critico di successo!

4. Big Data: da esercizio di stile a opportunità strategica

Rene Van Der Laan di Sas e Federico Capeci di TNS ci guidano attraverso la comprensione di quali siano i dati utili: quelli che hanno impatto sul cliente in maniera ben contestualizzata, quelli che portano le aziende a prendere delle decisioni e ad intraprendere, nel breve, le giuste azioni.
Per farlo meglio combinare analisi quantitativa e qualitativa, survey tradizionali e social networking.

5. Business transformation: dal marketing alle HR, dalle multinazionali alle PMI

Tanti i casi interessanti di esperienze di trasformazione ed evoluzione condivise: la piattaforma collaborativa per la forza di vendita di Heineken, i dipendenti di UniCredit trasformati in animatori social, la PMI educata a sperimentarsi e misurarsi sul web e infine la risposta di Piaggio a un mondo drammaticamente cambiato, in cui i ragazzini non vogliono più il motorino per non dover rinunciare allo smartphone.

E’ stata una lunga giornata, ma di quelle belle, che caricano più di quanto stanchino!
Grazie agli organizzatori, ai relatori e ai partecipanti!
Insomma: una gran bella piattaforma!