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Devo a un compagno di università la scoperta del tunnel della maionese, ho sempre avuto ben presente quello della nutella, da qualche anno sono uscita dal tunnel delle sigarette e da quello (molto più dannoso) della televisione, ma il tunnel del multitasking sembra davvero il più duro, per me, da debellare!

E non mi confortano neppure gli studi che sostengono che, in fondo, il multitasking manageriale è un fattore correlato positivamente con la redditività di impresa (vedi articolo di ottobre dell’Harvard Business Review) o gli entusiastici sostenitori del multitasking come sinonimo di libertà, collaborazione e creatività.

Sarà anche bello il multitasking, sarà anche produttivo, sarà anche divertente, sarà anche moderno… ma è davvero un delirio!!!

Parlo, leggo, penso, scrivo, ascolto quasi contemporaneamente e con più mezzi, con più persone, in più luoghi.

Ma sono davvero io quella che lo fa, dal momento che, spesso, a fine giornata mi chiedo: dove sono stata? quali posizioni ha assunto il mio corpo? che tipo di respirazione ho avuto? ma soprattutto...io… c’ero?!?

E allora non mi rimane che affidarmi al prodotto del mio lavoro come prova della mia esistenza e se proprio è stata una giornata così così sono certa che almeno una qualche e-mail allontanerà le mie crisi d’identità perlomeno quelle dell’identità digitale!