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Invenzione made in USA, il Dress down day (o Casual Friday) è il giorno della settimana in cui i lavoratori possono trasgredire il dress code, vestendo in modo casual e libero, in preparazione al week-end. Costretti, infatti, a regole ferree e abiti formali per tutta la settimana, il venerdì possono “trasgredire”, indossando jeans, magliette, scarpe da ginnastica…Il motivo è semplice e deducibile: i capi desiderano mostrarsi attenti verso i propri dipendenti e il loro lavoro, consentendo un’atmosfera più rilassata, allegra e di festa.
Le origini di una tale iniziativa risalgono addirittura agli i anni ’40, quando la città di Honolulu, nelle isole Hawaii, ha consentito ai propri lavoratori di indossare camicie hawaiane gran parte dell’anno…
Nei mitici anni ’60 questa usanza si diffonde negli States e diventa Aloha Friday, strategia aziendale volta ad alzare il morale dei propri dipendenti, costretti a lavorare in uffici soffocanti.
Tuttavia il vero Casual Friday nasce negli anni ’70, periodo in cui la produzione di vestiti a buon mercato si diffonde anche fuori dall’America e l’interesse a far divenire il Dress down day un evento settimanale ha un risvolto economico…e non solo sociale!
Il nobile motivo originario è rimasto, e i nostri colleghi americani ne godono ancora oggi.
Fortunatamente in Italia il dress code non è poi così rigido; nella maggior parte dei casi, infatti, ammette uno stile casul chic, formale, ma mediamente comodo.
Certo che anche noi potremmo far partire il weekend il venerdì…almeno esteriormente…unico rischio: trovarci in bermuda d’estate e in tuta da sci d’inverno.