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Elevator Pitch…vi dice niente questo termine? Se qualcuno me lo avesse pronunciato solo una settimana fa l’avrei guardato con aria stranita. No, non è una parolaccia, qui si parla di marketing e promozione (di sé stessi, della propria società, del proprio business).
La letteratura lo definisce una “forma di comunicazione con cui ci si presenta, per motivi professionali, ad un’altra persona o organizzazione”. Lo si può trovare in forma scritta, ma anche sotto forma di video. Il senso di questo nome è subito spiegato:
“Elevator significa ascensore e l’ Elevator Pitch è il discorso che un imprenditore farebbe ad un investitore se si trovasse per caso con lui in ascensore. L’imprenditore si troverebbe costretto a descrivere sé e la propria attività sinteticamente, chiaramente ed efficacemente per convincere l’investitore ad investire su di lui, ma nei limiti di tempo imposti dalla corsa dell’ascensore”.
Ok, ma come elaborarlo?
In “How to Write an Elevator Speech” si trovano consigli davvero utili:
- descrivere cosa si vuole vendere/promuovere senza entrare nei dettagli;
- esplicitare: a chi ci si rivolge e a quale mercato; qual è il proprio modello di business; chi è la concorrenza e qual è il proprio vantaggio competitivo;
- raccontare un po’ di sé e della propria squadra e i risultati raggiunti sino a quel momento.
Lo stesso articolo, inoltre, fornisce altre dritte davvero valide.
Ad esempio, consiglia di prevedere (all’inizio dell’Elevator Pitch) un “gancio“, ovvero una domanda o una dichiarazione particolare in grado di suscitare curiosità e interesse; mentre, nel momento di chiusura, suggerisce di formulare una richiesta (ad esempio si potrebbe richiedere il biglietto da visita all’interlocutore).
Inutile dire che ci si deve mettere passione e concentrarla tutta in pochissimo tempo: dai 60/120 sec ad un massimo di 5 minuti.
Se, nonostante tutto, non avete ancora capito esattamente cosa sia (non vi biasimo, qui da noi ha creato non pochi misunderstanding), potrebbe esservi prezioso l’articolo “L’elevator pitch: l’arte di comunicare un’idea in modo efficace e in pochi secondi”, che oltre a definizione e caratteristiche dello strumento in oggetto, fornisce tre video di esempio e un template della Harvard Business School che aiuta a costruirne unopas so passo. Che ne dite, ci proviamo?