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Come immaginare una realtà lavorativa regnata dalla totale anarchia, con pause assolutamente libere e non gestite? Che potrebbe accadere?

Molto probabilmente un caos totale, con conseguenze nefaste per l’azienda e magari…. per l’incolumità dei dipendenti.

Si troverebbero lavoratori nelle aree ristoro, nei corridoi, negli uffici, sui tavoli e nei cortili, ad ogni minuto del giorno; chi per bere, chi per mangiare, chi per fumare o dormire…Si organizzerebbero tornei di briscola e poker per la gioia dei giocatori d’azzardo e, perché no? sfide di bocce. Videogiochi di nuova generazione sarebbero “di serie” in ogni angolo dello stabile, come mega schermi per la visione di film vecchi e nuovi.

Sarebbe una pausa infinita, interrotta da qualche sporadico momento d’impiego. I dipendenti, è vero, avrebbero più tempo per parlare e per relazionare, ma anche per litigare e menarsela di santa ragione. Ci sarebbero un vociare continuo e una generale distrazione.

Poniamo che anche i “capi” si lascino sedurre dal delirio collettivo…i clienti cosa direbbero?

Chi li ascolterebbe più? Chi dedicherebbe loro tempo?

Fatto ancor più grave: se il cliente alla fine non ci fosse più, esasperato dalla totale indifferenza…chi pagherebbe le pause caffè?!