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Expo 2015: evento da non perdere o strabiliante Luna Park? Il dibattito è ancora vivace e aperto, ma una cosa è certa: è l’evento dell’anno e la curiosità di scoprirlo è molta. Il tema ufficiale di quest’anno è “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, conosciuto ai più come argomento “cibo”, un appellativo riduttivo, per un tema complesso come quello della sostenibilità uomo-ambiente. Ed è proprio questo che ci raccomanda chi già c’è stato: non perdere di vista il senso e l’obiettivo dell’Esposizione, unico modo per non vivere l’esperienza come un gioco di divertimenti ed effetti speciali.

Ma passiamo alle informazioni pratiche: leggendo l’elenco delle strutture di cui è composto il padiglione si capisce subito che, per visitarlo tutto, un giorno non basta e forse nemmeno due (per avere un’idea complessiva della struttura expo consigliamo la lettura di “Guida a Expo: che cos’è expo 2015”); quindi, a meno che non ci si voglia trasferire a Milano, occorre documentarsi e stilare un piccolo elenco di ciò che vale la pena vedere. A tale proposito, si trovano numerosi articoli online, davvero molto utili ai futuri visitatori.

Cosa vale la pena visitare?

Padiglione Zero

Per cominciare, il Padiglione Zero, un percorso di 12 stanze che invita a riflettere sulla storia dell’umanità, attraverso il rapporto tra uomo e cibo nel corso dei secoli.

Brasile
Tra i padiglioni delle nazioni più apprezzati: quello del Brasile che propone un orto all’aperto, ma soprattutto una grandissima rete di corda su cui camminare, che intende simulare ambienti naturali, un’esperienza fisica per grandi e piccini.

Estonia

Se la rete brasiliana non soddisfa gli animi più avventurosi, ci si può dirigere verso il padiglione Estone, ricco di piacevoli sorprese: tramite un gioco interattivo è possibile pedalare, simulando una passeggiata all’interno di Tallin, grazie a un video che ripercorre le vie della città; oppure, sempre grazie alla tecnologia, imparare i passi delle polke più popolari. Ci si può anche divertire, andando sulle altalene (vere, ce ne sono 2 in ogni stanza del padiglione) o passeggiare e rilassarsi in un bosco estone, riprodotto fedelmente, con tanto di canto di uccelli.

Giappone

Per gli amanti del Sol Levante, interessante anche il padiglione Giappone, che offre una full immersion nella sua tradizione culturale e alimentare.

Svizzera
Ricco di significato il padiglione Svizzero dal titolo: “Ce n’è per tutti?”. Non aspettatevi effetti speciali, altalene o funi mirabolanti, semplicemente sono stati collocati 4 silos pieni di acqua, mele, caffé e sale: il progetto richiede che nessuna quantità dei quattro elementi venga aggiunta per i 6 mesi dell’esposizione; i visitatori possono servirsene, consapevoli che le materie sono ad esaurimento e che chi verrà dopo potrebbe non trovarne più, insomma una bella e forte metafora del consumo e della sostenibilità.

Altri Paesi Asiatici

Suggestivi per la struttura architettonica, nonché simbolica, anche i padiglioni di Azerbaijan, Malaysia e Thailandia, mentre per gli amanti dell’artigianato è d’obbligo la visita al Vietnam.

Anche il padiglione cinese non è da escludere; il messaggio scelto ricalca la stessa filosofia di questo popolo: l’uomo è parte integrante della natura ed è quindi necessario perseguire la sostenibilità, attraverso un uso razionale delle risorse.

Emirati Arabi

Suggestivo il padiglione degli emirati arabi, in cui si è circondati da muri di sabbia, oasi, ma anche sistemi di recupero di acqua piovana e celle fotovoltaiche, per ricollegarsi al tema della sostenibilità.

Italia

Da non perdere il padiglione Italia, in cui ogni regione espone prodotti tipici e riproduce il proprio ambiente naturale.

Una visita la meritano anche i Cluster, padiglioni di più paesi accorpati per produzione alimentare, come ad esempio quelli del cacao, del caffè, dei cereali&tuberi, delle spezie, ecc.

Dulcis in fundo, per gli amanti del vino, il padiglione del vino, interamente dedicato alla sua storia e cultura, in cui poter vivere esperienze sensoriali e degustazioni.

Qualche informazione utile? All’ingresso i controlli sono come quelli degli aeroporti, le code sono piuttosto lunghe e, pare, meglio non aspettarsi troppi assaggi all’interno dei padiglioni.

Insomma, armarsi di tanta pazienza, zaino in spalla… e via! Buon divertimento.