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Ogni giorno il nostro cervello è chiamato a prendere centinaia di decisioni, in maniera quasi impercettibile.

Spesso si tratta di decisioni semplici, altre volte più complesse ma, in ogni caso, siamo portati a considerare la prima idea, o la prima immagine che ci viene in mente, senza valutare ulteriori possibili alternative.

Vi siete mai chiesti il perché?
E’ tutta colpa dell’Euristica della Disponibilità.

L’euristica è una “scorciatoia” mentale che utilizziamo per trarre conclusioni, o prendere decisioni, rapidamente, utilizzando pochi semplici indizi e riducendo drasticamente lo sforzo cognitivo. L’utilizzo di euristiche conduce molte volte a commettere errori, detti anche bias cognitivi, di cui siamo soliti approfondire nel nostro blog.   

In particolare, l’Euristica della Disponibilità consiste nella tendenza ad utilizzare le informazioni per noi più facilmente accessibili, rispetto a quelle che non lo sono, portando quindi a stimare la frequenza di una serie di eventi sulla base della facilità con cui si rivelano nella nostra mente, conducendo così a potenziali errori.

Tramite l’Euristica della Disponibilità tendiamo a semplificare la realtà in modo tale da ottimizzare tempo ed energia, non considerando quanto complessa e piena di pregiudizi sia la mente umana.

Un esempio:

Quanti di voi hanno maggior timore a viaggiare in aereo rispetto che in auto? Eppure ci sono molte più probabilità di fare un incidente stradale; questo si verifica perché il ricordo del disastro aereo è più semplice da ricordare rispetto al numero degli incidenti stradali e, spesso, ha anche un impatto emotivo superiore.

Amos Tversky e Daniel Kahneman hanno iniziato a parlare di euristica della disponibilità nel 1970 nonostante la capacità di giudizio e di scelta siano da sempre oggetto di interesse della psicologia.

Vi sono 3 elementi che condizionano la capacità di prendere decisioni e che possiamo ritenere colpevoli di creare distorsioni e offuscare la realtà:

  1. Innanzitutto siamo portati a dare maggior valore alle informazioni e alle esperienze più recenti o per noi familiari.
  2. In secondo luogo tendiamo a ricordare più facilmente ciò che associamo a fattori emotivi.
  3. Infine, aver vissuto in prima persona l’esperienza ci consente di disporre di informazioni più accessibili.
Scott Plous, psicologo sociale, esperto dell’euristica della responsabilità e docente del Dipartimento di Psicologia della Wesleyan University

Il nostro cervello sostituisce quindi le domande complesse che ci vengono poste con domande più semplici, familiari o da un forte impatto emotivo, rispondendo così all’esigenza della mente umana di prendere le decisioni velocemente e utilizzando il minimo dispendio di risorse.

L’Euristica della Disponibilità in azienda: l’impatto sui manager

Non sempre i manager dispongono di tutte le informazioni necessarie per fare una determinata scelta o prendere una certa decisione. Questo può spingerli, quasi inconsciamente, a cercare esperienze pregresse nella propria mente, che consentano loro di arrivare ad una decisione senza eccessivi sforzi e in tempi rapidi.

Inoltre alcuni manager sono soggetti a fattori emozionali e ad influenze psicologhe che possono avere conseguenze sull’intero processo decisionale dell’azienda, altri invece si basano eccessivamente sull’istinto o su episodi che li hanno coinvolti direttamente.

Si tratta di comportamenti utilizzati per facilitare i processi di risposta, approssimazioni della realtà non completamente razionali dovuti all’Euristica della Disponibilità. Le loro stime e percezioni risulteranno distorte a causa di un uso improprio dei dati in loro possesso, rischiando di portare a scelte che potrebbero minare il corretto funzionamento dell’azienda.

Le conseguenze di questo fenomeno possono coinvolgere l’intera organizzazione; le principali possono essere così riassunte:

  • scorretta valutazione del rischio;
  • dispersione di valore;
  • perdita di vantaggio competitivo;
  • scarsa propensione al cambiamento e all’innovazione.

Come evitare di essere vittime dell’Euristica della Disponibilità?

Non solo i manager possono cadere nella “trappola” dell’Euristica della disponibilità, ma ogni dipendente ed individuo può diventarne vittima. E’ importante quindi essere consapevoli della sua esistenza e, di conseguenza, adottare accorgimenti che mostrino se l’idea che abbiamo in mente si tratti di una nostra percezione amplificata o di un fatto razionale, e reagire poi di conseguenza.

Per evitare errori cognitivi in fase decisionale è necessario:

  • basare le proprie decisioni su dati certi, su analisi e ricerche che prendano in considerazione tutti gli aspetti in gioco;
  • non focalizzarsi esclusivamente su pochi dati favorevoli;
  • non limitarsi a considerare le informazioni più facilmente disponibili, recenti o legati ad effetti emotivi;
  • evitare di ricorrere a stereotipi e pregiudizi che offuschino il giudizio.

Ci auguriamo che questo bias abbia aperto gli occhi della vostra mente e vi aspettiamo al prossimo appuntamento per scoprirne di nuovi!