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Problema di chiunque scriva per un blog è quello di essere letto, seguito, apprezzato. La tendenza, secondo l’autore di “Chiedere un retweet o di cliccare su “Mi piace” non è marketing”, è quella di elemosinare retweet o gradimento, praticando una “vendita” dura e forzata del proprio prodotto, ottenere traffico chiedendolo esplicitamente.

La lettura, invece, dovrebbe essere spontanea, basata sul reale interesse dell’interlocutore per il contenuto esposto.

Allora come fare? A parer suo, i lettori prestano attenzione ai post quando chi scrive offre:

  • cose utili da utilizzare;
  • pareri prevalentemente positivi su ciò che si potrebbe fare in futuro;
  • discussioni su qualcosa di differente che non sia già chiacchierato;
  • la possibilità di utilizzare queste informazioni per le proprie esigenze.

Concordo pienamente, anche perché con me ha funzionato! Il titolo del post mi ha incuriosita e il contenuto si è rivelato utile a ciò che svolgo abitualmente… Aggiungerei, però, un altro punto: scrivere di curiosità, fatti o cose stravaganti. Esiste, infatti, anche la lettura di piacere, quella fine a sé stessa, svolta per passatempo o per puro desiderio di conoscenza.

In linea di principio ciò che l’autore dice è assolutamente condivisibile: è giusto, bello e preferibile essere apprezzati spontaneamente e non sotto esplicita richiesta.

Tuttavia, a mio parere, dipende sempre da che tipo di richiesta si tratta, ma soprattutto da chi proviene. Chiedere agli amici più stretti di leggere e mettere un “mi piace” al proprio post mi sembra fattibile (in fondo perché le persone vicine non dovrebbero sostenerci?). Certo, non chiediamolo per questioni eticamente scomode o che sappiamo che l’interlocutore, per diverse ragioni, non potrà condividere. E’ bene che risulti un consiglio e non un’imposizione (“Sai che ho scritto questo articolo? Prova a leggerlo”, ecc…); e non dimentichiamocelo mai: massimo rispetto per l’eventuale rifiuto!