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Il lavoro, componente imprescindibile della vita di ogni uomo, non poteva non essere protagonista di innumerevoli pellicole, più o meno datate, della storia del cinema.
Dalla nostra breve ricognizione, abbiamo scoperto opere cinematografiche italiane e non, relative alle tematiche più disparate. Affrontate con spirito grave, o, al contrario, con un approccio umoristico e lieve, per alcune lo scopo è puramente descrittivo, di fenomeno e di costume, per altre invece è di esplicita denuncia sociale.
Il mito americano della scalata al successo, ad esempio, lo abbiamo rintracciato in film di genere assai differente, come Alla ricerca della felicità e Il segreto del mio successo, il primo relativo alla storia vera di un padre che, mosso da necessità e ambizione, riesce a raggiungere fama e ricchezza, insegnandoci l’esitenza della possibilità e la forza della tenacia; il secondo, riguardante vicende ironico-comiche di un giovane neo-laureato, anch’egli risoluto e deciso, che attraverso una serie di vicende ed equivoci, riesce a diventare ciò che aveva sempre voluto.
Legato al desiderio di farcela, abbiamo trovato l’ambizione a qualsiasi costo, che spesso e volentieri sfocia in carrierismo e perdita dei valori fondamentali, come in L’avvocato del diavolo, ove il protagonista cede alle lusinghe del successo e della notorietà, perdendo di vista la “normalità” e la semplicità dei sentimenti e dell’esistenza quotidiana.
Pellicole decisamente di denuncia sociale, invece, quelle relative al fenomeno mobbing, di cui però scarseggiano opere specificatamente indirizzate alla problematica. In Italia il film a questo interamente dedicato è unicamente Mi piace lavorare, anche se è possibile trovare riferimenti più o meno estesi anche in diversi altri film.
Molto più ricco il ventaglio di possibilità per chi si accosta invece al problema della ricerca del lavoro all’altezza delle proprie capacità e aspettative, che colpisce giovani e non, come in Tutta la vita davanti, opera cinematografica made in Italy tra le più riuscite sul tema.
Se vi trovate, invece, nella tipica fase dei colloqui di lavoro, potrete sempre contare su una serie di scene più o meno ironiche relative all’incontro tanto temuto…con un avvertimento: la maggior parte delle volte rappresentano ciò che è assolutamente raccomandato EVITARE!